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Probabilmente avrete notato che in estate la corrente elettrica di casa vostra fa i capricci più del solito. Con l’accensione in massa dei condizionatori in negozi, uffici e abitazioni, il consumo di corrente elettrica aumenta così tanto da far collassare le reti di distribuzione. Di conseguenza, i black out anche di breve durata sono più frequenti e, credeteci o no, moltissimi apparecchi elettrici ne pagano le conseguenze. Qualsiasi apparecchio collegato alla presa elettrica subisce, più o meno, le conseguenze degli sbalzi di tensione: frigoriferi, scaldabagni, televisori, decoder e soprattutto computer. Vi siete mai chiesti perchè il frigorifero si rompe sempre d’estate? Ecco, questa è una delle cause (insieme al fatto che la maggior temperatura ambientale rende meno efficiente il frigo, aumentando i consumi e facendolo lavorare più del solito). Ma ora, torniamo in tema: computer e apparecchi elettrici si possono difendere da questa minaccia? La risposta è (ovviamente) si. La soluzione si chiama UPS, o più volgarmente “gruppo di continuità”.

Si tratta di una banale batteria ad alta capacità, dotata di una o più prese elettriche di vario tipo, che si frappone fra la presa elettrica a muro e gli apparecchi da proteggere. Come simpatico effetto secondario, in caso di black out, l’UPS mantiene accesi gli apparecchi ad esso collegati finchè la carica della batteria non si esaurisce. Questo aspetto diviene fondamentale per alcuni apparecchi come modem/router e computer fissi, che non gradiscono affatto l’interruzione di corrente e in molti casi, al successivo riavvio, risultano persino danneggiati. Inoltre, per chi utilizza operatori telefonici come FastWeb, la mancanza di elettricità si traduce anche in mancanza di linea telefonica; in situazioni di emergenza, questo potrebbe costituire un grave problema. Anche decoder e TV, in misura lievemente minore, soffrono di guasti causati da sbalzi di tensione e blackout. In definitiva, dotarsi di un UPS anche di piccole dimensioni è una scelta intelligente, che diviene ancora più sensata se avete un computer fisso e modem/router che vi forniscono anche la linea telefonica oltre alla connessione Internet.

Quale scegliere?

In commercio esistono moltissimi tipi di UPS; il prezzo di partenza è di circa 70 euro e può arrivare alle migliaia, ma in ambito casalingo è raro arrivare a spendere più di 300 Euro. restando “in casa”, le due tipologie più diffuse sono gli UPS da pavimento e quelli multipresa. Il tipo da pavimento altro non è che un parallelepipedo di dimensioni variabili (più è grande, più la batteria è capiente), che offre 2 o più prese alle quali collegare gli apparecchi da proteggere e alimentare. Il tipo multipresa, volgarmente la classica “ciabatta”, di solito ha dimensioni più contenute e offre una capacità della batteria inferiore (ma non per questo insufficiente), ma è anche più semplice da sistemare in casa e offre più prese (almeno 4, ma anche 6 o 8). A mio avviso è il modello da preferire, non fosse altro per la praticità.

Il vero fulcro della questione è: quanto deve essere potente l’UPS? L’unità di misura che viene usata per indicare la capacità di un UPS è il VA (Volt-Ampere), ma in realtà sarebbe meglio se indicassero i Watt che sono indice di quanto consuma realmente un apparecchio elettrico. A titolo indicativo, un buon UPS da 700 VA riesce a tenere acceso un PC desktop con monitor da 23 pollici, modem/router wifi e un hard disk esterno per circa 15 minuti. Tempo più che sufficiente per salvare il lavoro e spegnere tutto, ma abbastanza anche da tentare la fortuna e attendere il ritorno della corrente (magari spegnendo il monitor per risparmiare batteria). Le marche sono numerose, ma anche qui c’è da riflettere: perchè a parità di capacità, un UPS della APC o della Eaton (aziende decisamente famose nel settore) costano il doppio se non il triplo? La risposta è abbastanza semplice: l’elettronica di controllo, la qualità costruttiva e anche il design sono migliori. Per me, non ha senso scegliere un UPS da 60 Euro se poi l’anno seguente lo devo sostituire perchè l’elettronica di controllo è saltata e quindi l’apparecchio è inutilizzabile (e parlo per esperienza diretta).

E’ preferibile scegliere un prodotto di qualità più alta, che possieda una durata nel tempo maggiore e magari, dopo 3-4 anni dall’acquisto, si sostituisce solo la batteria che inevitabilmente avrà perso gran parte della sua capacità.   Sul sito Eaton c’è un configuratore molto utile per stabilire la potenza necessaria ad alimentare i propri apparecchi: eccolo qui. Anche APC fornisce un configuratore online, un pò più completo.

Quale ho preso io?

eaton_3S_700VA

Personalmente, su Amazon ho acquistato un Eaton 3S 700 VA per proteggere il mio Mac Mini Server (late 2012), il NAS D-Link DNS 325 e il modem/router NetGear DGND4000. Il monitor è un Samsung C24B750X (sul quale non ho scritto ancora nessun post, ma provvederò!). La cosa veramente buona è che, una volta collegati tutti i dispositivi all’UPS, si può collegare l’UPS stesso con un cavo USB al computer. Perchè? Perchè in questo modo si può controllare lo stato di carica delle batterie e impostare il comportamento in caso di black-out. Infatti, su Mac (OS X 10.8), appena si collega l’UPS con il cavo USB appare un simpatico pannello di configurazione nelle preferenze del sistema che permette di stabilire dopo quanto tempo dalla mancanza di corrente si debba spegnere automaticamente il computer.

Ho speso meno di 100 Euro, e adesso quando noto dei cali di tensione, il mio computer se ne infischia e continua a lavorare senza problemi. Quasi quasi ne prendo un altro per il decoder di Sky…

[box type=”warning”] Attenzione! Alcuni apparecchi non devono mai essere collegati ad un UPS. Per esempio, qualsiasi elettrodomestico di tipo resistivo (stufe elettriche, asciugacapelli) e induttivo (ventilatori, aspirapolvere), e in generale qualsiasi apparecchio con assorbimento elevato. A parte la rottura dell’UPS, si rischiano scintille e shock elettrici di varia entità, quindi prestate sempre attenzione! [/box]

Non mi ritengo responsabile per eventuali danni, ferite, decessi o perdite di autostima verificatisi a causa delle operazioni descritte qui o in qualsiasi altra pagina del sito.
L'unico responsabile sei tu che non ti sei informato abbastanza e ti sei fidato ciecamente del primo idiota su Internet.




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