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Stanco del mio Samsung C24B750X che, in ogni caso, si è comportato benissimo nel corso di 4 anni di utilizzo, ho deciso di cambiare radicalmente genere di monitor, optando per un formato poco comune ma decisamente comodo: il formato 21:9 ultrawide. Nonostante fossi abituato a lavorare su un 24 pollici (a casa), in ufficio ho una configurazione a doppio monitor e chi si abitua a lavorare con due monitor (o più) saprà benissimo che difficilmente si riuscirà a lavorare serenamente con un monitor solo, anche se grande. Immaginate lo stress quando, per esigenze di mobilità, sono costretto ad usare il monitor del portatile (15 pollici… non ci metto nemmeno tutti i pannelli di Photoshop).

Quindi ho deciso di mettere in vendita il mio vecchio monitor su Subito.it (fenomenale: venduto in meno di 24 ore, con un annuncio scritto di fretta e pure senza foto!) e di reinvestire il ricavato sfruttando un’offerta decisamente ottima di Amazon, che proponeva il monitor LG in oggetto al prezzo di 159 Euro (vedi su Amazon). Insomma, è come se l’avessi pagato 39 Euro.

[box type=”info”] I prezzi su Amazon sono cambiati un pò: A Giugno 2017, il prezzo consigliato era 189 Euro e in offerta l’ho trovato a 159 Euro. Poi, (fine Luglio 2017), il prezzo consigliato era di 199 Euro e attualmente (Novembre 2018) è venduto a 169,99 Euro in offerta. Fate sempre attenzione a questi dettagli! ;)[/box]

Allora, premetto subito una cosa: un monitor ultrawide non è come lavorare con due monitor, ma considerando diversi fattori, fra cui: prezzo, facilità di collegamento, consumi, estetica e spazio occupato sulla scrivania, direi che fra tutti i compromessi, è il migliore in assoluto. Inoltre, non ho pretese da gamer, quindi per me le caratteristiche fondamentali non riguardano il refresh rate o il valore “grey to grey”. Se state cercando un monitor più orientato al gaming, vi segnalo questa comparativa molto completa (link a Il Miglior Monitor da Gaming 2018)

Per quanto possa essere grande, un monitor ultrawide ha una risoluzione di 2560×1080. Due monitor, anche più piccoli (diciamo fra i 20 e i 24 pollici) hanno una risoluzione complessiva di almeno 3840×1080, e quindi la differenza è di 1280 pixel in orizzontale, praticamente un monitor 17 pollici, che di solito ha una risoluzione di 1280×1024.

Però, fra 2560 e 1920 pixel, ballano ben 640 pixel, praticamente un piccolo monitor da 14 pollici (i vecchi 640×480), quindi al costo di un monitor qualsiasi, vi ritrovate con lo spazio di un monitor 25 pollici Full HD + un piccolo monitor 14 pollici. Dopo questi inutili calcoli a base di pixel, passiamo ai fatti: come va questo LG 25UM58-P?

Benissimo: lo schermo è di tipo IPS, molto luminoso e con colori davvero gradevoli e bilanciati; LG sostiene un’accuratezza del colore nello spettro RGB del 98%, e questo lo rende particolarmente adatto sia a film e videogiochi, sia a lavori un pelo più seri come la grafica, il montaggio video e il fotoritocco. Ricordate sempre che un monitor funziona in RGB e utilizza la luce per ricreare i colori, mentre per la stampa il colore è deciso dalla quadricromia (CMYK), dove la luce ovviamente non gioca alcun ruolo, quindi la grafica che create su monitor e che deve finire stampata va sempre considerata in base ad un profilo colore CMYK, possibilmente su un monitor di buona qualità al quale sia stata effettuata una corretta calibrazione del colore. Questo monitor, se possedete un apparecchio come lo Spyder, è una buona base di partenza.

Questo modello è da 25 pollici, ed essendo in formato 21:9 è panoramico. Parecchio panoramico. I 25 pollici, distribuiti su quella larghezza, diventano decisamente meno di quanto ci si aspetta e questo monitor sembra incredibilmente piccolo se rapportato ad un semplice 24 pollici in formato 16:9. Ci si fa presto l’abitudine, in ogni caso, e si apprezza subito la grande quantità di spazio in più e la definizione del display che, appunto, essendo piccolino, ha una densità di pixel piuttosto alta.

L’angolo visuale è ottimo, e non ci sono fastidiosi cambi di colore appena spostate la testa. Buono anche il tempo di risposta del monitor, che LG dichiara di 5 ms. Particolare molto carino e decisamente utile è la possibilità di configurare tutti i parametri del monitor dall’applicazione disponibile sia in ambiente Windows che Macintosh. E’ presente il classico joystick con il quale si possono effettuare tutte le regolazioni del caso, ma usare l’applicazione è decisamente più rapido ed efficace.

Sono presenti due ingressi HDMI e un passante per il segnale audio; il monitor è sprovvisto di altoparlanti (meglio) ma il passante audio consente il controllo del volume direttamente dal monitor.

Dopo qualche giorno di utilizzo posso affermare che, almeno a casa dove lo spazio a disposizione è inferiore rispetto all’ufficio e sono vincolato anche dall’estetica, questo monitor è l’unica soluzione decente per avere più spazio per lavorare. Utilizzandolo con un Mac sul quale ho Boot Camp, ho potuto verificarne il corretto funzionamento sia con Mac OS X, sia con Windows 10. E’ ovvio che il sistema operativo non influisce sul corretto funzionam… e invece NO! Su Windows, non ho avuto alcun problema: anche al primissimo avvio, la risoluzione del monitor è risultata subito corretta. Su Mac OS X, per colpa delle stupide idee di Apple, ho avuto invece un simpatico intoppo: la risoluzione era impostata a 1920×1080, ovvero la classica Full HD. Perchè?

Dopo aver fatto una semplice ricerca, ho scoperto che, se si utilizza l’uscita HDMI per collegare uno schermo, Mac OS X decide arbitrariamente che il dispositivo sia un televisore, e quindi imposta la risoluzione che LUI considera standard, ovvero 1920×1080. Se si vuole sfruttare l’effettiva risoluzione dello schermo, allora bisogna collegarlo all’uscita Thunderbolt/Mini DisplayPort (hanno lo stesso connettore), e solo allora Mac OS X adotterà la corretta risoluzione (2560×1080). Il limite è imposto arbitrariamente, via software, in quanto Windows 10 non ha fatto storie e ha impostato la risoluzione corretta nonostante l’uso della porta HDMI. Per fortuna, avevo nel cassetto un cavo mini DisplayPort/HDMI e quindi l’ho usato immediatamente (anche se lo avevo messo nel cassetto in quanto era più sensibile alle interferenze di natura elettrica, e ogni tanto l’immagine “frizzava” quando scattava il relé dell’interruttore della luce… eh si, ne succedono parecchie di cose strane).

A parte questo dettaglio, che ovviamente non dipende dal monitor ma da una delle innumerevoli idiozie che affliggono i prodotti Apple (che, per inciso, sono bellissimi e ben fatti, ma spesso mostrano i segni dello squilibrio mentale degli ingegneri che li progettano), il mio personale giudizio su questo monitor è: assolutamente un ottimo acquisto.




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